Come scegliere il dentifricio?
Quello che fa la differenza nell’igiene dentale in realtà è lo spazzolino, che è lo strumento principale per un efficace rimozione della placca.
Il dentifricio può essere un buon coadiuvante perché riduce la predisposizione alla carie, rimuove eventuali macchie, rende più gradevole l’azione di spazzolatura grazie agli aromatizzanti e incentiva i bambini all’igiene orale.
Oggi sul mercato esistono tante formulazioni specifiche per diversi problemi dentali.
In generale un dentifricio deve possedere una buona abrasività, ma al tempo stesso non deve essere troppo aggressivo.
Nel caso si soffra di denti sensibili si consiglia un dentifricio poco abrasivo e che contenga principi attivi che attenuano il fastidio provocato da cibi caldi, freddi, zuccherati o acidi. Sono sconsigliati quindi i dentifrici sbiancanti proprio perché hanno un indice di abrasività più elevato rispetto a un normale dentifricio.
Per chi soffre di alitosi si consiglia invece una preparazione che contenga sali di zinco, dalle rinomate proprietà antialitosiche.
Per i fumatori si consiglia un dentifricio che abbia anche una buona abrasività poiché il tabacco tende a creare macchie e annerire lo smalto
In alcuni dentifrici specifici troverete specifici principi attivi che possono svolgere un’azione protettiva a livello della gengiva o dello smalto, come ad esempio il triclosan (disinfettante / batteriostatico), fluoruri (limitano l´adesione batterica), clorexidina (controllo della placca).
Mostrate al vostro dentista il dentifricio che utilizzate abitualmente, saprà indicarvi se è adatto a voi.
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